martedì 27 ottobre 2009
mercoledì 14 ottobre 2009
con giap
SOLIDARIETA' AI COMPAGNI DI GIAP
Il Collettivo Comunista Romano esprime piena solidarietà ai compagni dell’occupazione GIAP.
Dietro una facciata di apparente moderatismo, la giunta Alemanno si muove in perfetta sintonia con il governo Berlusconi, operando in funzione dell’annientamento di ogni possibile opposizione politica e sociale incompatibile con il sistema capitalistico.
Prima lo sgombero del Regina Elena, oggi il pugno di ferro contro GIAP; solo poche settimane fa, gli arresti di massa – prevalentemente preventivi – nei confronti dei militanti dei movimenti. Mentre chi aggredisce migranti, omossessuali e compagni vive nella più totale impunità. Il clima in questo Paese si fa ogni giorno più pesante, lo dimostrano anche i fatti di Pistoia, che si configurano come veri e propri rastrellamenti di carattere squadristico.
Di fronte ad un simile contesto, la solidarietà di classe è arma necessaria, seppure non sufficiente, per contrastare l’avanzata, a colpi di riforme e manganello, della parte più retriva del Capitale.
Accanto a voi ed accanto a tutti gli “incompatibili” nella prospettiva della trasformazione sociale.
Ora e sempre Resistenza.
Per il Comunismo
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movimento comunista
venerdì 9 ottobre 2009
a fianco degli operai
I padroni stanno cercando di fare pagare la crisi del loro infame sistema ai lavoratori e alle masse popolari. Gli attacchi alle conquiste di civiltà e benessere e ai diritti dei lavoratori sono sistematici e sempre più cruenti. Licenziamenti, cassa integrazione, delocalizzazione delle produzioni in paesi in cui la manodopera costa meno, “riforme” del mercato del lavoro, del diritto di sciopero, precarizzazione, salari da fame e riduzione della sicurezza sul lavoro. Una vera e propria guerra contro chi, per sopravvivere, non ha altro che la vendita della propria forza-lavoro.
Ma di fronte al tentativo padronale di eliminare i diritti conquistati nei decenni passati con le dure lotte, riprende anche la mobilitazione degli operai con occupazioni delle fabbriche, scioperi e blocchi delle merci. Gli operai difendono il posto di lavoro e i loro diritti ottenendo in alcuni casi, come alla INNSE di Milano e alla Frigostamp di Bruino (TO), vittorie significative, confermando che la lotta paga e che per vincere ci vogliono unità e convinzione di poter raggiungere l’obbiettivo.
Da tutte le fabbriche del nostro Paese sale alta la richiesta operaia di riprendere la lotta. Lo sciopero generale dei metalmeccanici indetto dalla FIOM è la conseguente risposta alla richiesta degli operai stufi di dover pagare sulla loro pelle la crisi del sistema dei padroni che, in questo caso, con il supporto di CISL e UIL, tentano di affossare il Contratto Nazionale per indebolire la classe operaia frammentandola e dividendola. Lo sciopero dei metalmeccanici è lo sciopero di tutti e per tutti i lavoratori ed è per questo motivo che dobbiamo sostenerlo con tutte le nostre forze. Lo sciopero dei metalmeccanici della FIOM può essere trasformato dagli operai in premessa per uno sciopero generale di tutto il Paese.
La classe operaia, unita agli altri lavoratori, ha dimostrato più volte di determinare le sorti del Paese e di essere la classe che può veramente guidare le altre classi delle masse popolari all’abbattimento del sistema di sfruttamento, fame, miseria e morte tanto caro ai padroni e ai loro servi. Per fare questo è necessario organizzarsi per la conquista del potere, è necessario che gli operai si organizzino nel loro partito comunista.
coordinamento dei collettivi comunisti
Ma di fronte al tentativo padronale di eliminare i diritti conquistati nei decenni passati con le dure lotte, riprende anche la mobilitazione degli operai con occupazioni delle fabbriche, scioperi e blocchi delle merci. Gli operai difendono il posto di lavoro e i loro diritti ottenendo in alcuni casi, come alla INNSE di Milano e alla Frigostamp di Bruino (TO), vittorie significative, confermando che la lotta paga e che per vincere ci vogliono unità e convinzione di poter raggiungere l’obbiettivo.
Da tutte le fabbriche del nostro Paese sale alta la richiesta operaia di riprendere la lotta. Lo sciopero generale dei metalmeccanici indetto dalla FIOM è la conseguente risposta alla richiesta degli operai stufi di dover pagare sulla loro pelle la crisi del sistema dei padroni che, in questo caso, con il supporto di CISL e UIL, tentano di affossare il Contratto Nazionale per indebolire la classe operaia frammentandola e dividendola. Lo sciopero dei metalmeccanici è lo sciopero di tutti e per tutti i lavoratori ed è per questo motivo che dobbiamo sostenerlo con tutte le nostre forze. Lo sciopero dei metalmeccanici della FIOM può essere trasformato dagli operai in premessa per uno sciopero generale di tutto il Paese.
La classe operaia, unita agli altri lavoratori, ha dimostrato più volte di determinare le sorti del Paese e di essere la classe che può veramente guidare le altre classi delle masse popolari all’abbattimento del sistema di sfruttamento, fame, miseria e morte tanto caro ai padroni e ai loro servi. Per fare questo è necessario organizzarsi per la conquista del potere, è necessario che gli operai si organizzino nel loro partito comunista.
coordinamento dei collettivi comunisti
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