sabato 26 settembre 2009

i nostri eroi

I NOSTRI EROI SONO I LAVORATORI!

In questi giorni il teatrino della politica, di concerto con la stampa e la televisione, ha imbastito l’ennesima campagna “patriottica” traendo pretesto dalla morte dei sei paracadutisti della Folgore in Afghanistan. Le prime pagine di tutti i quotidiani e decine di servizi televisivi hanno commiserato i nostri militari che, secondo una regia ormai consumata, vengono presentati come uomini di pace, costruttori di ponti e scuole. Il duplice cliché degli “italiani brava gente” e della “missione di pace” si ripete in maniera nauseante, come già in Somalia (teatro di mostruosi stupri perpetrati proprio dai nostri connazionali), in Kosovo e in Iraq.

In Afghanistan si sta combattendo una durissima guerra tesa ad affermare il controllo geostrategico, da parte degli Usa e dei suoi vassalli europei, di una zona-chiave del mondo sul piano politico, economico e militare.

I nostri “bravi” soldati sono a tutti gli effetti un esercito di occupazione che negli scorsi mesi ha partecipato attivamente, insieme al comando americano, ad interventi militari e bombardamenti che hanno colpito indifferentemente i Talebani e la popolazione civile. Dov’era la stampa democratica in questi mesi, quando si consumavano massacri di civili e le nostre truppe penetravano nel territorio afghano come forza d’intervento rapido a sostegno degli americani, violando apertamente l’Articolo 11 della Costituzione?

Noi non piangiamo chi cade per imporre un’occupazione neocoloniale appoggiata dal fantoccio di turno (Karzai, uomo delle multinazionali americane), odiata e malvista dalla stragrande maggioranza della popolazione afghana, non solo dai Talebani!

I parà della Folgore non sono certo i nostri eroi!

I nostri eroi sono i lavoratori che lottano per la difesa del posto di lavoro, che si mobilitano contro i padroni, che muoiono a causa del mancato rispetto delle condizioni di sicurezza sul lavoro, a fronte di salari da fame!

I nostri eroi sono i lavoratori che occupano le fabbriche e salgono sui tetti per esprimere la propria rabbia, che lottano per la rinascita del Movimento Comunista e per un movimento sindacale di classe!

Mentre nel nostro Paese centinaia di migliaia di operai e lavoratori perdono da un giorno all’altro il posto di lavoro e la maggioranza delle masse popolari fatica sempre più ad arrivare a fine mese, il governo della banda Berlusconi - come prima il governo Prodi - continua a dilapidare centinaia di milioni di euro nella missione afghana, spedendo al fronte i propri soldati come carne da macello, con l’ipocrita illusione di un buono stipendio, di una medaglietta e di una manciata di effimera gloria.

Basta con le spese militari!

Chiudere le basi e ritirare le truppe dall’Afghanistan!

Basta con le morti sul lavoro!

A fianco dei lavoratori in lotta!

martedì 22 settembre 2009

magliana resiste

MAGLIANA RESISTE




Pubblichiamo il video del tentato sgombero dell'8 marzo alla magliana

CONFERMATI GLI ARRESTI PER GLI OCCUPANTI DELLA 8 MARZO !

MOBILITIAMOCI SUBITO PER LA LORO LIBERAZIONE !

Lunedì scorso, 14 settembre, le forze del dis-ordine si sono introdotte con la forza nell’edificio della ex-scuola 8 Marzo occupata di Magliana, con l’evidente intenzione di sgomberare lo stabile che ospita le famiglie di sfrattati, precari, disoccupati. Lo sgombero non è riuscito, grazie alla resistenza pacifica ma determinata degli occupanti e delle occupanti, così i carabinieri hanno portato via 5 occupanti che sono stati tratti in arresto. Contro di loro sono state mosse accuse infamanti, basate solo ed esclusivamente sulle dichiarazioni false di un ex occupante allontanato dall’occupazione un anno fa per aver aggredito la sua compagna. Queste dichiarazioni sono state riportate ed amplificate nei giorni scorsi anche dalla stampa, con il risultato di aver generato una campagna mediatica intesa a criminalizzare tutto il movimento per il diritto all’abitare, un movimento che evidentemente fa paura a questa classe politica incapace di risolvere problemi come la casa, il lavoro, la precarietà, il reddito, e che teme che queste questioni mobilitino lotte generalizzate. Oggi il Gip ha convalidato gli arresti per i 4 occupanti che, quindi, rimarranno in carcere fino a che sulla loro situazione non si esprimerà il tribunale del riesame, fra non meno di due settimane. Francesca è stata addirittura trasferita da Rebibbia a Civitavecchia, allontanandola di fatto dalla sua famiglia e da tutti/e noi ancora di più. Il quinto occupante si trova attualmente agli arresti domiciliari, che gli sono stati confermati. È una scelta punitiva, che dà valore alle parole di un unico testimone, un uomo violento attualmente indagato per lesioni aggravate contro la sua ex compagna e che cova rancori verso gli occupanti dell’8 marzo e che è stato usato per montare un falso e infamante teorema politico-giudiziario contro l’Occupazione! Gabriele, Francesca, Simone, Sandro e Sandrone devono essere immediatamente rimessi in libertà, perché l’unica colpa che hanno è quella di essere lavoratori precari e non potersi permettere di acquistare una casa. In particolare chiediamo con forza la liberazione di Sandrone, attualmente recluso presso il centro clinico di Regina Coeli che proprio ieri e’ stato medicato d’urgenza. Affetto da un tumore per il quale e’ in attesa di un terzo intervento chirurgico al San Camillo, dovrebbe ricevere a breve notizie sulla data dell’operazione ma il sequestro del suo cellulare ne rende difficile, se non impossibile, la reperibilità. A questo comunicato ne seguiranno altri per invitare alla mobilitazione generale nei prossimi giorni per chiedere la liberazione della compagna e dei compagni arrestati e per difendere la 8 Marzo e tutte le occupazioni dei Movimenti di lotta per la casa!

Per adesioni: occupa@inventati.org

Comitato d’occupazione Magliana CSOA Macchia Rossa

martedì 15 settembre 2009

solidarietà

A FIANCO DEGLI OCCUPANTI

CONTRO LA REPRESSIONE



Da qualche tempo a Roma è in corso un violento attacco al movimento di lotta per la casa. La guerra alle occupazioni, annunciata dal Prefetto Pecoraro e dalla giunta Alemanno, è iniziata con lo sgombero dell’ex ospedale Regina Elena e degli stabili di Via Salaria, da tempo inutilizzati.


Appare sempre più evidente che i grandi costruttori, gli speculatori edilizi sono coloro che comandano e che da decenni decidono ogni aspetto delle sorti di questa città. Mentre i loro profitti aumentano costantemente le aree verdi vengono cementificate e a centinaia di famiglie vengono negati il diritto ad un’abitazione dignitosa e ad un affitto accessibile.


Ieri mattina, all'alba, un centinaio di carabinieri si sono presentati all’ex scuola 8 Marzo in via dell’Impruneta 51, nel popolare quartiere della Magliana, con un mandato di perquisizione dell'immobile e un mandato di arresto nei confronti di sei persone.


Soltanto la determinazione degli occupanti, degli attivisti arrivati sul posto e degli abitanti del quartiere ha impedito lo sgombero da parte dei carabinieri, i quali si sono poi ritirati portando con loro cinque arrestati con l’accusa di "associazione a delinquere ai fini di invasione di stabile pubblico, violenza privata ed estorsione".


Ai compagni del centro sociale Macchia Rossa e agli occupanti dell’8 Marzo va tutta la nostra solidarietà

Esprimiamo la più forte condanna nei confronti delle azioni repressive contro il movimento di lotta per la casa e chiediamo l’immediato rilascio di tutti gli arrestati.

lunedì 7 settembre 2009