I NOSTRI EROI SONO I LAVORATORI!
In questi giorni il teatrino della politica, di concerto con la stampa e la televisione, ha imbastito l’ennesima campagna “patriottica” traendo pretesto dalla morte dei sei paracadutisti della Folgore in Afghanistan. Le prime pagine di tutti i quotidiani e decine di servizi televisivi hanno commiserato i nostri militari che, secondo una regia ormai consumata, vengono presentati come uomini di pace, costruttori di ponti e scuole. Il duplice cliché degli “italiani brava gente” e della “missione di pace” si ripete in maniera nauseante, come già in Somalia (teatro di mostruosi stupri perpetrati proprio dai nostri connazionali), in Kosovo e in Iraq.
In Afghanistan si sta combattendo una durissima guerra tesa ad affermare il controllo geostrategico, da parte degli Usa e dei suoi vassalli europei, di una zona-chiave del mondo sul piano politico, economico e militare.
I nostri “bravi” soldati sono a tutti gli effetti un esercito di occupazione che negli scorsi mesi ha partecipato attivamente, insieme al comando americano, ad interventi militari e bombardamenti che hanno colpito indifferentemente i Talebani e la popolazione civile. Dov’era la stampa democratica in questi mesi, quando si consumavano massacri di civili e le nostre truppe penetravano nel territorio afghano come forza d’intervento rapido a sostegno degli americani, violando apertamente l’Articolo 11 della Costituzione?
Noi non piangiamo chi cade per imporre un’occupazione neocoloniale appoggiata dal fantoccio di turno (Karzai, uomo delle multinazionali americane), odiata e malvista dalla stragrande maggioranza della popolazione afghana, non solo dai Talebani!
I parà della Folgore non sono certo i nostri eroi!
I nostri eroi sono i lavoratori che lottano per la difesa del posto di lavoro, che si mobilitano contro i padroni, che muoiono a causa del mancato rispetto delle condizioni di sicurezza sul lavoro, a fronte di salari da fame!
I nostri eroi sono i lavoratori che occupano le fabbriche e salgono sui tetti per esprimere la propria rabbia, che lottano per la rinascita del Movimento Comunista e per un movimento sindacale di classe!
Mentre nel nostro Paese centinaia di migliaia di operai e lavoratori perdono da un giorno all’altro il posto di lavoro e la maggioranza delle masse popolari fatica sempre più ad arrivare a fine mese, il governo della banda Berlusconi - come prima il governo Prodi - continua a dilapidare centinaia di milioni di euro nella missione afghana, spedendo al fronte i propri soldati come carne da macello, con l’ipocrita illusione di un buono stipendio, di una medaglietta e di una manciata di effimera gloria.
Basta con le spese militari!
Chiudere le basi e ritirare le truppe dall’Afghanistan!
Basta con le morti sul lavoro!
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