sabato 5 giugno 2010

da COLLETTIVO COMUNISTA PIEMONTESE


DENUNCIAMO GLI ABUSI SUI PRIGIONIERI E LE VIOLAZIONI DEI LORO DIRITTI! Oggi alle 10.51
E’ ormai passato un mese dall’arresto dei compagni Luigi, Davide e Luca, per gli scontri durante lo sgombero de L’Ostile del dicembre scorso. Il tribunale del riesame al quale i tre arrestati si erano appellati, con altri 13 compagni denunciati, chi ai domiciliari, chi a piede libero, ha dato responso negativo sulla scarcerazione dei tre, ponendo soltanto il compagno Luca agli arresti domiciliari. Luigi e Davide restano in carcere.
Dopo più di un mese dal suo arresto e malgrado le ripetute domande che i compagni del nostro collettivo, hanno fatto al Tribunale di Sorveglianza per andare a visitarlo, non è stata concessa, dal Tribunale, alcuna autorizzazione e non è stata nemmeno resa nota alcuna motivazione del diniego.
Di Davide non abbiamo ancora informazioni certe ma crediamo si trovi nelle stesse condizioni del compagno Luigi.
E’ inaccettabile che dopo quasi un mese dal suo arresto, il compagno Luigi non possa ricevere le visite dei compagni che ne fanno richiesta. Il Tribunale di Sorveglianza di Torino deve rendere note le motivazioni del diniego e definire quale è la posizione carceraria del compagno Luigi il quale, per altro, ufficialmente, non si trova nemmeno in isolamento!
Quindi di che si tratterebbe? Il compagno Luigi è sottoposto ad “isolamento non dichiarato”, impedendo che riceva le visite alle quali egli ha diritto? In questo caso si tratterebbe di un abuso gravissimo che non può certo passare sotto silenzio. Ma anche se si trattasse di questioni legate alla burocrazia del Tribunale, si tratterebbe comunque di una grave violazione dei diritti fondamentali del prigioniero!
I servi della dittatura democratica dello Stato borghese intendono, forse, farla pagare comunque al compagno Luigi, anche a costo di violare le loro stesse regole e leggi? Noi crediamo di si e non intendiamo fare passare sotto silenzio nemmeno una delle violazioni (palesi o mascherate da impedimenti burocratici) dei diritti umani, civili e politici, che questo governo parafascista, per mano dei suoi servitori, tenta di sopprimere.
Pretendiamo che venga fatta chiarezza sulla condizione di prigioniero del compagno Luigi e che vengano rese note le motivazioni del diniego alle ripetute richieste di colloquio che i nostri compagni hanno inoltrato al Tribunale!
Non è ammissibile che dopo un mese di carcerazione preventiva un prigioniero non abbia ancora avuto la possibilità di un colloquio!

LIBERTA’ PER I COMPAGNI PRIGIONIERI! ESTENDIAMO LA SOLIDARIETA’ NEI LORO CONFRONTI!
CONTRO LA REPRESSIONE NON SI TACE, NESSUNA GIUSTIZIA NESSUNA PACE!

Nessun commento:

Posta un commento