venerdì 9 aprile 2010
COLLETTIVO COMUNISTA PIEMONTESE: "Gli operai comunisti e i loro compiti di fronte alla crisi"
Data: venerdì 16 aprile 2010
Ora: 21.00 - 23.00
Luogo: Torino via Spotorno 4
Descrizione.Molto probabilmente, entro la fine di Aprile la FIAT, per bocca di Marchionne, annuncerà il proprio “piano industriale”. In realtà dovremo parlare di “PIANO LICENZIAMENTI” in quanto, con tutta probabilità, si tratterà di una devastante ristrutturazione che prevede 5000 esuberi in tutta Italia e soltanto 2500 a Mirafiori. E’ la solita storia! Per i padroni i piani industriali riguardano soltanto il mantenimento e l’aumento dei loro profitti sulle spalle e sulla pelle dei lavoratori. Anche le stragi di operai, come quella della Thyssen Krupp di Torino, fanno parte dei “piani industriali”: risparmiare ovunque è possibile, anche sulle misure di sicurezza!! Gli operai che prima della crisi del sistema capitalistico avevano, con il loro lavoro, fatto la fortuna degli Agnelli, dei Krupp e dei Falk (per citare alcuni tra il pugno di padroni parassiti che decidono della vita e della morte di noi operai) oggi, nel pieno della crisi per sovrapproduzione di capitali e merci, diventano un peso, una spesa da eliminare (anche fisicamente). Non è vero che i padroni si darebbero da fare per superare la crisi! La crisi per i padroni rappresenta un occasione per giustificare tutta una serie di angherie e di malefatte che altrimenti non potrebbero in alcun modo giustificare perché colpiscono proprio il centro della produzione industriale e del consumo di massa, gli OPERAI E LE LORO FAMIGLIE!
Ma come si fa a lasciare che questi “signori”aumentino la loro ricchezza sulle disgrazie di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie!? Il mese scorso si è tenuta al Lingotto l’assemblea degli azionisti FIAT che, approvando il bilancio 2009, ha deliberato il pagamento dei dividendi pari a 244 MILIONI di EURO! Montezemolo, durante l’assemblea ha affermato che il gruppo FIAT è in buone condizioni e quindi, ai TOP MANAGER dell’azienda andranno altri 8 Milioni oltre ai 4 Milioni già deliberati. I PADRONI E I DIRIGENTI quindi non sarebbero responsabili dei settori in crisi dell’azienda, anzi, a loro dovrebbe andare tutto il merito (meglio se in fiumi di denaro) per i settori in sviluppo. Per i PADRONI e i MANAGER, il problema sarebbero gli OPERAI e i loro DIRITTI, come ad esempio quello dell’ART.18, per citarne uno tra tutti quelli conquistati con le dure lotte del passato.
Marchionne quindi, gonfio di profitti milionari, entro aprile annuncerà “lacrime e sangue”per gli operai della FIAT e tra i 2500 licenziati a Mirafiori potresti esserci anche tu, un tuo famigliare o i tuoi compagni di lavoro più cari, quelli con i quali, anche “grazie” alla condivisione della fatica quotidiana, si è istaurato un rapporto umano e di amicizia che va oltre i confini delle mura del reparto di fabbrica, della mensa o dello spogliatoio! E’ necessario organizzarsi e mobilitarsi uniti, al di là delle rispettive sigle sindacali alle quali molti di noi aderiscono proprio perché comprendiamo che è l’organizzazione lo strumento con il quale gli operai possono respingere gli attacchi del pugno di padroni parassiti che si arricchiscono sulla nostra pelle! Però, combattere per difendere il posto di lavoro e i diritti conquistati nei decenni passati, vuol dire anche combattere contro il sistema che permette l’assurdo arricchimento dei padroni a fronte della miseria dei lavoratori. Vuol dire combattere per sostituire questo sistema malato con un sistema diretto dai lavoratori, un sistema socialista nel quale non vi sarà spazio per i borghesi parassiti. Un sistema che garantisca salute, istruzione, lavoro e servizi. Se pensiamo soltanto ai miliardi di Euro (soldi nostri) che lo Stato riversa ogni anno, o per la cassa integrazione o per gli incentivi, nelle tasche dei padroni che ne fanno richiesta, ci viene facile immaginare a come e quanto sia possibile stare tutti molto meglio se questo denaro venisse utilizzato per garantire un lavoro socialmente utile a tutti quanti e quindi un esistenza degna di essere vissuta! Ma per proseguire nella lotta per il socialismo è necessario che gli operai comunisti si uniscano al lavoro per la ricostruzione del loro partito comunista rivoluzionario! Questa lotta passa anche attraverso la propaganda del socialismo che gli operai comunisti possono e devono svolgere nelle officine e sui loro posti di lavoro!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento