sabato 24 aprile 2010

Volantino CCR 25 Aprile


Volantino CCR 25 Aprile

25 Aprile: Viva la Nuova Resistenza!

“Aldo dice: 26x1”; con queste parole, un telegramma del CLNAI lanciava a tutti i Comitati di Liberazione presenti sul territorio italiano l’indicazione dell’ora X; il nemico era vinto, la Resistenza stava per sferrare l’ultimo, decisivo assalto alle forze della reazione, atto finale della guerra partigiana. L’Insurrezione del 25 Aprile 1945 resta a tutt’oggi, sessantacinque anni dopo, il punto più alto della mobilitazione delle masse popolari nella storia del nostro Paese.

Da quello straordinario impulso di popolo, da quell’afflato collettivo che determinò la fine di un’epoca e la sconfitta di un regime tirannico sorse, meno di tre anni dopo, la Carta Costituzionale più avanzata d’occidente. Fu in nome di molte delle libertà proclamate nei 139 articoli della nostra Costituzione che migliaia di giovani e meno giovani, uomini e donne, immolarono la propria esistenza, pagando lo scotto più severo per non aver chinato il capo di fronte alle nefandezze del nazifascismo.

Furono i fazzoletti rossi delle Brigate Garibaldi, legate al PCI, l’avanguardia di quel meraviglioso e tremendo “assalto al cielo” che fu la Resistenza. La Liberazione dell’Italia dalla guerra e dalla dittatura era per ogni comunista, per ogni rivoluzionario, una condizione necessaria, ma non sufficiente, per spezzare le catene dell’oppressione di classe. La fine dei fascismi non avrebbe coinciso con la fine della lotta per l’acquisizione di diritti sempre più avanzati, per la fine dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, per la sconfitta del sistema capitalistico, in qualunque forma esso si manifestasse. La lotta rivoluzionaria dei comunisti sarebbe continuata anche dopo la fine della guerra e si sarebbe considerata conclusa soltanto con la realizzazione del socialismo.

Oggi il governo del nostro Paese è nelle mani di una banda di mafiosi, criminali, razzisti e fascisti. Ai lavoratori ed alla classe operaia si chiedono nuovi sacrifici e si promette un’illusoria fuoriuscita dalla devastante crisi economica. Parallelamente, lo spettro della mobilitazione reazionaria si fa sempre più manifesto; l’attacco ai residui delle conquiste ottenute dalle masse popolari con le dure e sanguinose lotte degli anni ’60 e ’70, le pulsioni xenofobe della Lega Nord, l’esecutivizzazione e la svolta autoritaria promossa dal Presidente del Consiglio, la criminalizzazione del dissenso sociale sono soltanto alcuni tra i più evidenti aspetti di questa fase, in cui il capitalismo si libera dei fronzoli democratici esprimendosi limpidamente come dominio di classe.

Si impone più che mai la tessitura di un filo rosso. Occorre legare la lotta partigiana ad una nuova Resistenza che, forte di una rinnovata memoria storica, esprima un conflitto di classe diffuso sul territorio, a partire dai posti di lavoro, rompendo lo schema della pacificazione sostenuto dalle opposizioni istituzionali, ma rivendicando la sola parola d’ordine che il proletariato e la classe operaia possono far propria nella lotta contro la borghesia: non c’è antifascismo senza anticapitalismo.

Il solo strumento che può garantire organicità e direzione al movimento rivoluzionario è il Partito Comunista. Un partito che rivendichi apertamente l’obiettivo della costruzione del Socialismo, che rappresenta l’unica prospettiva in grado di consentire alle centinaia di milioni di proletari che popolano il pianeta di uscire dal pantano del capitalismo in crisi. Solo un partito comunista forte, combattivo e direttamente legato alla classe potrà costruire una opposizione reale alle politiche dominanti e rendere vivo ed attuale il messaggio della Resistenza partigiana.

Contro il fascismo, in qualunque forma esso si manifesti!
Onore ai partigiani caduti per la libertà e per il comunismo!
Costruire il Partito Comunista Rivoluzionario!

Collettivo Comunista Romano – Aderente al Coordinamento dei Collettivi Comunisti

http://www.comunistiromani.blogspot.com
comunistiromani@live.it

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