SCIOPERO GENERALE
Lo sciopero generale del 12 marzo non è uno sciopero che riguarda soltanto il fisco e la tassazione: è lo
sciopero per la difesa dei diritti di tutti i lavoratori che ogni giorno subiscono attacchi da parte dei padroni; è lo
sciopero per la difesa dello Statuto dei lavoratori che nessuno ci ha regalato, ma che ci siamo conquistati con di
dure lotte, nelle fabbriche e nelle piazze del nostro Paese!
Sciopero Generale, dunque!
- Contro la chiusura delle fabbriche e l’utilizzo della cassa integrazione con la quale i padroni, con il denaro
pubblico accumulato tramite le trattenute sulla busta paga, tentano di fare pagare la loro crisi ai lavoratori.
- Per il salario garantito al 100% a spese dei padroni e dello Stato in caso di sospensione della produzione.
- Contro le leggi truffa che aggirano l’articolo 18.
- Per la piena regolarizzazione e l’assunzione indeterminata dei lavoratori precari.
Ma queste rivendicazioni rappresentano aspetti particolari della lotta più generale per la difesa dei diritti e delle
conquiste di civiltà e benessere ottenute grazie alla Resistenza partigiana e alle lotte dei lavoratori uniti nel loro
partito comunista e organizzati sul campo nel loro sindacato. Non è possibile isolare la lotta per i diritti da
quella contro coloro che di questi diritti ne vorrebbero fare carta straccia. Questi nemici della classe operaia
hanno un nome ed un cognome e sono i padroni: i vari Marchionne (che mentre mette in cassa integrazione
30.000 operai, guadagna 100 milioni di euro e altri 33 milioni come “regalo” per il suo operato) e il governo
della banda di mafiosi, speculatori, fascisti e razzisti capeggiata da Berlusconi. Un governo sempre più
arrogante e antidemocratico, come dimostrato dal decreto legge sulla presentazione delle liste elettorali fatto in
fretta e furia per salvare il governo dalla giusta e legittima estromissione dalle elezioni dopo aver violato le
regole sulla presentazione delle liste.
Anche i sindacati di regime sono costretti a mobilitare i lavoratori in questo sciopero. Vi sono costretti
principalmente dalla base dei loro iscritti e dai rappresentanti di base più vicini ai lavoratori. Questa spinta
interna ai sindacati di regine va sostenuta con forza, perché è una via attraverso cui è possibile per i lavoratori
riprendere la direzione del loro sindacato ed usarlo come strumento di lotta efficace per la difesa dei loro interessi.
Lo sciopero generale mette sul banco degli imputati padroni e governo e apre la strada ad altri momenti di lotta che
uniscano in un fronte comune tutti i lavoratori, i precari e i disoccupati. Abbattere il governo della banda Berlusconi,
tra i primi responsabili del peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro, deve diventare la parola d’ordine del
fronte comune. Gli interessi dei lavoratori non sono compatibili con quelli dei padroni e dei loro servi della politica!
La crisi generale del sistema capitalistico non è finita, come vogliono farci credere i nemici dei lavoratori.
Questa crisi non ha ancora raggiunto il suo culmine. L’esempio della Grecia è vicino, sia nella gravità della
crisi, sia per la determinazione e la capacità di lotta delle masse popolari! Pensionati, lavoratori e disoccupati
che occupano il Ministero delle Finanze e si scontrano duramente nelle piazze con la polizia posta a difesa del
cosiddetto “ordine costituito”. L’ordine costituito dai padroni per i padroni, un “ordine” ostile alle masse
popolari e ai lavoratori. Un “ordine” che è necessario sostituire con quello gestito dalla classe operaia.
Per costruire questo ordine gestito dalla classe operaia, è necessario innanzitutto che la classe operaia ricostruisca
il suo partito comunista. Questo è il compito a cui i comunisti del nostro paese devono dedicarsi a pieno. La
mobilitazione contro il governo Berlusconi è un terreno favorevole alla raccolta di forze per questo compito.
Mobilitiamoci e mobilitiamo gli operai, i lavoratori e il resto delle masse popolari nella lotta contro il
governo dei padroni e per la ricostruzione del partito comunista!
www.coorcolcom.org – coorcolcom@tiscali.it – 3336411102
giovedì 11 marzo 2010
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